I contributi previdenziali del personale di volo sono sempre dovuti nel Paese della “base di servizio”?

Le compagnie aeree, per il personale di cabina e di condotta impegnato in traffico internazionale, sono tenute a versare i contributi previdenziali nello Stato al quale regolamenti e convenzioni attribuiscono il diritto esclusivo di applicare la normativa previdenziale. Nell’Unione europea la contribuzione è dovuta nel Paese in cui si trova la “base di servizio” del personale, ma la base di servizio indicata nel contratto potrebbe essere messa in discussione da indizi e criteri sostanzialistici che “spostano” l’obbligo previdenziale in un altro Paese, ossia ove l’attività può essere considerata “prevalentemente” esercitata. Recenti interventi giurisprudenziali e il nuovo accordo con il Regno Unito, applicabile nel post-Brexit, sembrano convergere verso tale approccio.