I contributi previdenziali del personale di volo sono sempre dovuti nel Paese della “base di servizio”?

Le compagnie aeree, per il personale di cabina e di condotta impegnato in traffico internazionale, sono tenute a versare i contributi previdenziali nello Stato al quale regolamenti e convenzioni attribuiscono il diritto esclusivo di applicare la normativa previdenziale. Nell’Unione europea la contribuzione è dovuta nel Paese in cui si trova la “base di servizio” del personale, ma la base di servizio indicata nel contratto potrebbe essere messa in discussione da indizi e criteri sostanzialistici che “spostano” l’obbligo previdenziale in un altro Paese, ossia ove l’attività può essere considerata “prevalentemente” esercitata. Recenti interventi giurisprudenziali e il nuovo accordo con il Regno Unito, applicabile nel post-Brexit, sembrano convergere verso tale approccio.

Natura dell’indennità di trasferta e sostituzione di imposta

L’indennità di trasferta non partecipa alla formazione del reddito di lavoro entro certi limiti giornalieri. Tuttavia recente giurisprudenza ha individuato la componente retributiva dell’indennità di trasferta che, comunque, va assoggettata a tassazione e contribuzione. I cantieristi inviati in trasferta in Italia o all’estero potrebbero usufruire della detrazione, andando a scorporare la componente restitutoria (non imponibile) da quella retributiva del maggior disagio (imponibile).

Nuove regole per i distacchi internazionali

L’Italia recependo la direttiva UE 957/2018 tutela il personale distaccato da altri Paesi per l’esecuzione di servizi in Italia, riconoscendo lo stesso trattamento nelle principali condizioni di lavoro e occupazione previste per il personale locale. In particolare i dipendenti inviati in Italia dovranno avere una retribuzione lorda uguale a quella prevista per il personale italiano svolgente le medesime attività.

L’indennità di trasferta è retribuzione se sede di assunzione e dei lavori coincidono

Il trattamento di favore per le indennità di trasferta erogate al personale inviato presso cantieri temporanei richiede un’attenta valutazione, in quanto il cantiere può essere considerato l’effettiva sede di lavoro, facendo acquisire natura retributiva alle indennità con conseguente assoggettamento a tassazione e contribuzione come conferma la Suprema Corte con ordinanza 14380/2020.

Ultimi giorni per la procedura di emersione

La procedura di emersione, in scadenza il 15 agosto e disciplinata dall’art. 103 del DL 34/2020 (decreto “Rilancio”), conv. L. 77/2020, consente di regolarizzare il lavoro sommerso di cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari dei seguenti settori: agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacultura e attività connesse; assistenza alla persona; lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

La gestione del personale in mobilità internazionale nell’emergenza COVID-19

Il personale espatriato è soggetto alle misure per fronteggiare la crisi epidemiologica da COVID-19 messe in atto sia dal Paese di origine sia da quello di destinazione, prima tra tutte il blocco delle frontiere. Ciò comporta rilevanti impatti sulla legislazione previdenziale applicabile e sullo status di residente fiscale. L’estensione degli strumenti di sostegno al reddito per il personale in mobilità e la prevenzione di distorsioni, come la variazione della legislazione previdenziale applicabile o i conflitti di residenza fiscale, sembrano possibili a determinate condizioni.

Distacco di personale. Aspetti contrattuali ed implicazioni IVA

Il distacco è un istituto ispirato ai principi e alle interpretazioni della giurisprudenza che da sempre hanno tracciato i confini del suo utilizzo lecito ed anche recentemente la Corte di Giustizia Europea è intervenuta sugli aspetti che riguardano la sua esecuzione, dichiarando incompatibile la norma nazionale che considera non rilevanti ai fini dell’IVA i distacchi, a fronte dei quali è versato solo il rimborso del relativo costo. La conclusione, tuttavia, cui giunge la Corte si verifica solo in presenza di determinate condizioni contrattuali e fattuali.

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